APERTA CAMPAGNA OLEARIA 2017

E’ cominciata ad Ottobre  la racolta olive 2017 grazie all’apertura anticipata dei frantoi.

Negli ultimi anni anche i frantoi Pugliesi si stanno adattando alle richieste dei microagricoltori come me che vorrebbero molire già ad Ottobre preferendo la qualità dell’olio alla quantità, ottica questa divergente dalle logiche di guadagno delle Aziende olearie che preferiscono aspettare ancora un paio di mesi per far maturare l’oliva aumentandone la resa ( si passa da una resa di 7 – 9 kg di olio al quintale di olive raccolte ad Ottobre ai 18 kg/qle di fine Novembre fino a raggiungere più di 20Kg di olio per quintale di olive spremute a Dicembre) (per informazioni più dettagliate vedi post precedenti)

L’annata di caldo eccezionale e altrettanta eccezionale siccità hanno prodotto olive picole ma sane e cariche di sostanze antiossidanti che si presentano nell’olio col caratteristico pizzicorio alla gola presente solo nei primi 2 o 3 mesi dopo la spremitura, poi si addolcisce virando sul giallo ( non sempre però) . Dopo un anno l’olio si stabilizza  acquistando un sapore delicato ed equlibrato.

La qualità e gusto dell’olio cambierebbe nel caso gli alberi fossero stati innaffiati durante la stagione estiva  ,come fanno le aziende agricole , per ingrossare l’oliva. Con questo sistema si standardizza il gusto rendendolo pressocchè uguale negli anni . Ecco perchè il gusto dell’olio coltivato con metodo naturale può cambiare a secondo il clima dell’estate, ma la qualità degli oligoelementi è sicuramente migliore.

Come dicevo l’olio quest’anno è tanto e buono.

Le prenotazioni sono aperte.

Il prezzo è 13€/lt

Rettifica …. considerando la quantità di olive di quest’anno il prezzo è 12€/lt !

POMODORI SECCHI 2017

Dopo 5 mesi di siccità interrotta solo da rare (3 o 4) piogge di insinificante utilità ai fini irrigui approfitto di questo sole martellante per essiccare per conservare ortaggi abbondanti in questa stagione per consumarli poi in inverno.

 

Comincio con i primi 40 chili di pomodori S.Marzano che dopo essere tagliati e messi al sole ad essiccare verranno sbollentati e riasciugati.

Considerando che la resa è 1 a 10 ,cioè da 10 kg di pomodori freschi si ottengono 1 kg di pomodori secchi , sarà un lavoro che continuerà per qualche settimana … fino alla maturazione dei fichi.

Ricordo giusto per fare informazione che il governo di bastardi che ci gestisce la vita ha appena stanziato 22 milioni di € per ricerche OGM in italia, facendo così passare per un male minore l’invasione in italia di OGM provenienti da canada e usa tramite l’approvazione del trattato transatlantico del CETA prevista per domani.

Chi non l’avesse ancora capito questa è una guerra messa in atto dallo stato italiano ai suoi cittadini.

I LUPINI , COSA SONO E PERCHE’ MANGIARLI

I lupini bianchi vengono seminati in Puglia da sempre. E’ una di quelle piante che oltre ad essere resistente ad attacchi parassitari,alla siccita’, ad essere produttiva , facilmente seminabile , arricchisce,come ogni leguminosa, il terreno con una gran quantita’ di materiale organico (decomponibile pero’ in 3 o 4 anni) azoto organico e come se non bastasse grazie alle sue profonde radici arieggia il terreno.
Dal punto di vista alimentare il Lupino ,una volta eliminato l’amaro degli alcaloidi, ha proprieta’ nutrizionali e benefiche inaspettate:
– 114 kcal per 100 grammi di prodotto
– 16,5% di proteine, il
– 7% di carboidrati
– 6,5% diviso tra fibre e grassi.
I lupini fungono inoltre da miniera di sali minerali, in particolare ferro e potassio, oltre a presentare una modesta quantità di vitamina B1.
Chiaramente non contengono Glutine, percio’ e’ indicato per i celiaci.
Non macano gli usi fitoterapici: decotti di lupini sono usati da sempre come febbrifugo, inoltre 5 lupini lasciati in acqua per alcune ore per poi essere bevuta ha l effetto di abbassare il colesterolo totale. Altre proprieta’ come essere un ipoglicemizzante) o usato come sostituto dell’insulina nel diabete mellito, o ancora per la prevenzione di patologie cardiovascolari e diabete sono in attesa di essere sperimentate in sede scientifica.

Detto questo procediamo alla preparazione alimentare del Lupino:

si parte quindi dal Lupino secco

lup-secco

– lo si mette in acqua per una giornata
– lo si sbollenta per 10 o 20 minuti
– si cola e lo si ripiazza in acqua e sale ,cambiandola 1 o 2 volte al giorno per 7 giorni.
– lo si assaggia , e se si sente ancora amaro si continua il bagnetto sino a quando non va via completamente.
– La quantita’ di sale dipende dai vostri gusti, non c’e’ una regola fissa

Avrete quindi una salamoia come questa

lup-salamoia
Successivamente io imbusto i lupini nella loro salamoia in questo modo , si tenga conto che la salamoia della busta sara’ molto salata per una questione di conservazione

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…..percio’ prima di consumarli si deve sciacquare i lupini con acqua dolce per una giornata circa o sino a quando non si addolciscono.
Per la conservazione si dovra’ continuare la sostituzione di acqua con sale (quanto basta) una volta ogni 2 o 3 giorni , mettendolo in frigo.

Saporidinicchia offre inoltre la possibilita’ di consumare i lupini sottoforma di farina.
A causa della lavorazione dovuta alla sbucciatura ( si deve togliere la buccia uno alla volta) , successiva essiccazione e relativo perdita di peso (si perde quasi il 50% rispetto al seme intero) il prezzo di questa farina e’ particolarmente alto.

RACCOLTA OLIVE 2016

Siamo a Novembre di un annata particolarmente sfortunata.

Quest’anno c’è stata una rara combinazione di : punture della mosca, anticipo della maturazione , poche olive.

In realtà probabilmente la scarsità delle olive causa una maggiore presenza di olive punte dalla mosca. Nonostante il posizionamento di circa un centinaio di trappole con la sarda (tutte le bottiglie appese traboccavano di mosche morte) le poche olive presenti hanno catturato l’attenzione delle mosche sopravvissute.

Questo fenomeno non rappresenta un gran problema per me in quanto raccogliendo le olive in ottobre ,prima che la maturazione sia completata (quando le olive sono ancora verdi) , l’effetto ed il danno della puntura non influenza granchè la qualità finale ma la resa è decisamente bassa, come descritto negli articoli passati.

Quest’anno, dicevo, la maturazione anticipata di un mese ha di fatto rovinato le rare olive presenti. Poco male comunque perchè non avevo neanche un oliva.

Fortunatamente da 2 anni a questa parte ho preso in gestione un terreno con ulivi a 20km circa da Ceglie, seguendo infatti i consigli degli vecchi residenti, i quali usavano comprare terreni diversi a km di distanza perchè se in una zona si potevano creare condizioni di cattiva impollinazione dei frutti a 20 km di distanza le cose potevano andare diversamente ,infatti  sono riuscito a recuperare una quantità minima per me

.L’acidità ricavata al frantoio era 0,7 ,decisamente la più alta da quando faccio l’olio, ma il profumo di oliva schiacciata il gusto leggermente pizzicante e soprattutto la sicurezza che non c’è un grammo di insetticida o erbicida dentro lo rende sempre un olio sempre più unico.

 

FICHI E MANDORLE , I REGALI DI AGOSTO 2016

Le giornate si accorciano ogni giorno di più ma il sole è ancora forte abbastanza per essiccare (ma anche  cucinare ) di tutto.

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Da metà Agosto è cominciata la raccolta delle mandorle dei non ricordo più quanti alberi (una 60ina ca) , e approfittando anche di qualche rara giornata nuvolosa ho raccolto ca un quintale di mandorle Cegliesi di diverse varietà ( la “Cristo Muertu” è quella che ricordo meglio in quanto essendo appuntita come uno spillo quando cade sul naso o in testa la nomini d’istinto) . I miei vicini di casa dicono che sino ad un decennio fa ne tiravano giù anche una 10ina di quintali.

La conduzione dei miei mandorli è sempre la stessa da 5 anni a questa parte, sfalcio (2 gg e 10 € di benzina) , semina di trifoglio e potature del secco (5 min/albero ).

Quella dei miei vicini è costituita da arature (200€ di benzina a parità di estenzione e 1,5gg di lavoro con motozappa oppure 200€ di trattore) , e potature drastiche ogni 4 o 5 anni (con evidenti costi di benzina e manodopera ) .

Risultato : uguale produzione per entrambi i mandorleti .

Durante la potatura del secco ,fatta a febbraio, guardavo e pensavo…

Dopo il freddo invernale l’arrivo di giornate soleggiate di fine febbraio mandano in fioritura per primi i mandorli. Le temperature di giorno raggiungono i 10-13°C (la notte 0-3°) . Il mandorlo si sa ,è allogamo, per l’impollinazione del fiore c’è bisogno degli insetti ,oppure come fanno in Cina di squadre di Cinesi che con dei bastoncini incotonati “toccano” tutti i fiori. Qui di Cinesi non ne ho visto… e  di insetti impollinatori ce n’erano ben pochi, Bombi per di più, e si concentravano soprattutto presso gli alberi più riparati di vicino casa o da altri alberi di ulivi noci ecc. , gli stessi alberi che da più anni, ogni anno , sono carichi di mandorle.

La causa primaria della diminuzione di produzione di mandorle (ma non solo)  è quasi certamente la scarsità di insetti impollinatori , dovuta alla diffusa pratica agricola sponsorizzata da stato,  ,caa , coldiretti ,cia e altre mafiette agricole italiote che prevede uso di insetticidi su alberi da frutto. Una pratica barbara  i cui effetti ricadono sul mio campo anche se ,per fortuna, i miei vicini non la eseguono in quanto non essendo imprenditori agricoli non possono “scaricarsi” il costo dei veleni e del “pompaggio” .

Sto valutando se prendere api o cinesi impollinatori….

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PANNELLI SOLARI PER L’ACQUA CALDA

Continuando la serie di post  “non solo agricoltura” , ecco un altro modo di riciclare , in questo caso trattasi di energia.
Ho costruito 2 tipi di pannelli per il riscaldamento dell’acqua calda, uno in versione Eternum e l’altro in versione Low Cost.
L’Eternum è fatto in tubi di rame su collettore ferro zincato su finestra , il Low Cost invece l’ho fatto utilizzando tubi per irrigazione PN6 legno e tela di plastica per serre ,fatto appunto per rispariare.
A parità di superficie di ingombro, il lowcost ha 5 volte più superficie di scambio termico.

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